A Rassegna Antiquaria, il Premio Nazionale di Pittura “Treccani Degli Alfieri”
Dal 29 ottobre al 6 novembre, i visitatori di Rassegna Antiquaria avranno l’opportunità di ammirare una selezione di opere della Collezione d’Arte Contemporanea del Comune di Montichiari esposte nel foyer d’ingresso. Un motivo in più per non mancare l’appuntamento con la mostra d’arte e antiquariato del Centro Fiera di Montichiari.
Il concorso di pittura intitolato “Premio Montichiari” era nato da un’idea di Giacomo Zamboni nel 1960 come concorso regionale di pittura dotato di premi acquisto.
La prima edizione di questo concorso che vide vincitori i pittori Antonio Stagnoli di Brescia e Giacomo Bergomi di Lograto che avevano presentato entrambi un quadro dal titolo “Montichiari”.
La terza edizione della manifestazione (1962), assumeva la denominazione: “Premio di Pittura Sen. Conte Giovanni Treccani degli Alfieri”, per onorare la memoria dell’illustre concittadino, fondatore dell’Enciclopedia Italiana, della Storia di Milano e di quella di Brescia, morto l’anno precedente.
Il concorso, allo scopo di valorizzare il paesaggio e le tradizione della terra lombarda e per allargare maggiormente la cerchia dei concorrenti, aveva per tema “Paesaggi ed aspetti caratteristici della Lombardia”.
Dall’anno 1963, con il crescente affermarsi della manifestazione, la Commissione giudicatrice riteneva che i pittori potessero partecipare soltanto su invito. Nel bando di concorso si precisava che i concorrenti potessero partecipare con due opere a tema libero ed eseguite con qualsiasi tecnica.
Per salvaguardare maggiormente l’attendibilità della competizione, la giuria nel 1969, aveva scartato “n. 111 opere su 222 presentate in considerazione del fatto che alcuni giusti e fondati motivi di contestazione nei confronti dei premi d’arte sono basati su intrusioni illecite del dilettantismo in manifestazioni che devono invece sanzionare una effettiva partecipazione qualunque sia la tendenza espressiva e la tecnica adoperata, le capacità e l’impegno di coloro che meritano di chiamarsi pittori”.
Un’edizione particolare fu quella del 1975: vennero infatti invitati esclusivamente i vincitori delle undici edizioni precedenti. Fra i ventidue concorrenti la giuria, presieduta da Domenico Purificato, direttore dell’Accademia di Brera di Milano, ritenne di assegnare il primo premio all’opera “in fondo al prato” di Giovanni Repossi.
È opportuno rimarcare la validità della manifestazione, avvalorata dagli illustri componenti le varie commissioni giudicatrici, citeremo i nomi di Cristoforo De Amicis, dell’Accademia di Brera, di critici e storici del’arte come Raffaele De Grada, Giuseppe Tonna, Oreste Marini, Elvira Cassa Salvi, Rossana Bossaglia, Aurora Scotti, Bianca Tosatti, Gilberto Cavicchioli, dei pittori Ernesto Treccani, Achille Funi e Adriano Graziotti, Piermaria Nolli, Renzo Margonari, Luciano cottini, Silvana Crescini.
Una citazione particolare la riserveremo al poeta Diego Valeri, Accademico dei Lincei, che presiedette la giuria dell’edizione 1973, che da quell’anno prenderà il nome di “Premio di Pittura Città di Montichiari”. Nel dibattito seguito all’assegnazione dei premi, un numeroso pubblico affollava la sala conferenze della Biblioteca Comunale, con la segreta speranza di assistere al rivelarsi di oscuri retroscena dai quali erano scaturite le premiazioni. La dolce parlata veneta del grande poeta aveva finito per incantare tutti, evitando il nascere di toni accesi e rendendo accessibili a tutti le motivazioni che erano state alla base dei premi.
Sospeso per ben diciannove anni, dal 1979 al 1998, il concorso è recentemente ripartito riprendendo il nome “Premio Nazionale di Pittura Treccani Degli Alfieri”.
Virgilio Tisi